Per gli abilitati in Romania c’è una novità: in base ad una recente sentenza del Tar Lazio il MIUR non dovrà più richiedere ai ricorrenti di procurare l’attestazione da parte della competente Autorità della Romania circa il valore legale della formazione posseduta. La decisione emessa dal Tar Lazio mira a far applicare correttamente la normativa europea in materia di titoli esteri che il nostro Paese ha recepito per intero.
Abilitazione in Romania
Nella procedura di riconoscimento del titolo abitante conseguito da cittadini italiani in Romania il MIUR generalmente richiedeva di produrre l’ulteriore attestazione comprovante il valore legale della formazione posseduta, con la conseguenza che, poiché l’autorità competente non poteva produrre tale documentazione, gli abilitati in Romania avrebbero ricevuto dal Miur un decreto di rigetto. Per fortuna da oggi questo non avverrà più: l’ordinanza n. 6288 del 19-10-2018 emanata dal Tar Lazio ha stabilito che, qualora il MIUR avanzi tale richiesta, va considerata illegittima in quanto non contemplata dal decreto legislativo n. 206/2007.
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La sentenza del Tar Lazio sui titoli esteri
Chi consegue l’abilitazione in Romania, quindi, non dovrà più produrre alcune documentazione che attesti il valore legale della formazione ricevuta: in questo senso la recente sentenza del Tar è assai chiara. Il MIUR, condannato al pagamento delle spese legali, dovrà quindi rideterminare l’istanza di riconoscimento del titolo abilitante escludendo la richiesta di attestazione del valore legale in quanto illegittima (alla luce della normativa comunitaria in materia). Con l’emanazione di una sentenza del genere è auspicabile che in un prossimo futuro vi sia un taglio delle lungaggini burocratiche circa il riconoscimento del titolo abilitante conseguito dai cittadini italiani all’estero.
Un percorso tra ricorsi e avvocati
Quante vicissitudini e spese hanno dovuto affrontare gli abilitati in Romania che, nonostante il conseguimento del titolo abilitante, si sono visti opporre un diniego del riconoscimento da parte del MIUR! In conseguenza del rigetto delle istanze di riconoscimento, è infatti partita una valanga di ricorsi, poiché la maggior parte degli abilitati si è rivolta ad un avvocato per far valere i propri diritti. Finalmente la sentenza del Tar del Lazio apre un varco lì dove, fino a poco tempo fa, c’era buio pesto.
TFA
Per quanto riguarda invece le ultime novità dal MIUR, è stato richiesto un nuovo TFA di sostegno, ed i sindacati chiedono almeno 10.000 nuovi posti.
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