Scuola Bene Comune esprime piena solidarietà alla Dirigente Scolastica della scuola di Scampia che ha vietato l’ingresso a scuola ad un alunno con le treccine, c’era scritto nel Regolamento d’istituto, che sbagliato o meno, è stato approvato dai rappresentanti dei genitori e firmato da tutti i genitori all’atto dell’iscrizione a scuola.
Assurdo tutto il clamore mediatico sul caso della scuola di Scampia
“Assurdo tutto il clamore mediatico! La preside in questione è un fiore all’occhiello di Scampia, grande donna di un quartiere bene di Napoli, prima come docente poi come preside, ha deciso di rimanere a Scampia. L’unico modo per uccidere la legalità ,come in tutti i quartieri a rischio ,è colpire chi più è in vista e che più si impegna nel sociale .”
Questo l’intervento di Luisa Sarnatoro che conosce il quartiere e il Dirigente scolastico, che continua – “Questo è il registro pericoloso adottato da chi discredita! Ed è ancora più pericoloso innescare nel territorio l’isolamento della preside a fronte di uno schieramento mediatico e politico. Le misure di mediazione già sono state messe in atto.”
“Ci dovremmo tutti indignare perché in pasto agli sciacalli è stato dato sia il ragazzo di 13 anni che la preside, che in un territorio difficile, rappresenta lo Stato.”
“Le luci sulla questione si devono spegnere per lasciar intervenire la scuola nella sua funzione educativa. Ho lavorato in questo territorio per anni e conosco perfettamente quali siano le dinamiche socio-culturali e strutturali. Mi auguro che cali il sipario”.
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