Nell’incontro per l’informativa sulle immissioni in ruolo svoltosi ieri al Ministero dell’Istruzione è stato annunciato ben 84.000 nuove assunzioni per il personale docente, 11.000 per il personale ATA e 91 educatori, numeri che complessivamente sindacati ed in particolar modo la CGIL accoglie con favore, ma che sono ancora lontani dal coprire i posti scoperti per l’anno scolastico 2020-2021, che prevediamo essere più di 200 mila, dunque più del doppio delle stabilizzazioni annunciate.
84.000 nuove assunzioni
Andrebbe innanzitutto chiarito che i numeri annunciati per i docenti sono frutto dei pensionamenti e degli oltre 50 mila posti non assegnati l’anno scorso per carenza di candidati, mentre gli 11 mila posti destinati al personale ATA coprono semplicemente il fisiologico turn over e non tengono conto del ben più alto numero di posti vacanti. I 91 educatori infine, coprono poco più di un terzo dei 261 posti disponibili.
Siamo lontani dunque dal centrare l’obiettivo di avere tutti i posti liberi coperti a settembre e su questo grava la scelta di rinviare un concorso straordinario che, completamente inascoltati, avevamo richiesto diventasse una procedura snella, per soli titoli.
Da diversi mesi segnaliamo l’importanza di far diventare un anno come questo, segnato dalla crisi pandemica e da un rientro in classe riorganizzato secondo le norme di contenimento del virus, l’anno del cambio di passo sulla scuola, con organici, spazi e numeri nelle classi finalmente adeguati. Questo quanto afferma la CIGL in un suo comunicato stampa.
Che continua: “Ribadiamo ancora una volta che occorre una norma specifica che riconosca la complessità e l’importanza della scuola per il Paese, garantisca il diritto costituzionale all’Istruzione e consenta il superamento dell’endemico precariato che la caratterizza. E’ necessario andare oltre gli slogan e fornire alla scuola tutti gli strumenti e tutte le risorse di cui ha bisogno: il Governo è ancora nei tempi per approvare un provvedimento straordinario sulla scuola“.
Nuove assunzioni di cui parla Azzolina sono l’ennesima presa in giro
“Le 84.000 nuove assunzioni di cui parla Azzolina sono l’ennesima presa in giro. Ogni anno il ministro dell’Istruzione di turno chiede all’omologo dell’Economia l’autorizzazione all’assunzione di docenti sui posti vacanti e disponibili, ma riguarda solo graduatorie ad esaurimento e vecchi concorsi: di fatto non si coprono neanche i pensionamenti. Azzolina ha poco di cui vantarsi anche per i 50.000 contratti a tempo determinato: non si stabilizza nessuno e si ingrossano le fila del precariato”. Lo dichiara il senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura a palazzo Madama.
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