Comunicato stampa Anief, sulla possibile partenza dei concorsi ad ottobre. Il record di insegnanti precari che si toccherà quest’anno, con 250 mila posti rimasti scoperti da assegnare con supplenza annuale è dettato anche da una pessima gestione dei concorsi pubblici e riservati.
Concorsi ad ottobre
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, lo ha confermato. “Di concorsi negli anni se ne sono fatti pochi, si sono creati molti precari: ora abbiamo un Governo che vuole puntare sulla qualità della scuola. A ottobre i concorsi si faranno, sono tre in tutto. Si sarebbero dovuti fare questa estate, c’è stato un accordo di maggioranza”.
Le parole della ministra dell’Istruzione – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ci confortano, perché la scuola ha estremo bisogno di nuovi insegnanti, considerando l’alta percentuale di posti vacanti e disponibili.
Uno dei mali cronici della scuola pubblica italiana sono le scelte sbagliate sul reclutamento del personale. Ad iniziare da quello del corpo insegnante: il rallentamento dei concorsi pubblici, che andrebbero banditi ogni biennio ed invece si materializzano ogni 4-5 anni, peraltro pure sbagliati nella forma e nei regolamenti, è uno dei motivi che ha prodotto il numero assurdo di supplenze annuali che gli Uffici scolastici hanno iniziato a conferire in questi giorni e che si protrarranno chissà per quante settimane.
Quando si svolgeranno i concorsi
Sarebbe bene, quindi, che i tre concorsi (concorso ordinario, concorso straordinario, concorso infanzia primaria) in cantiere vengano svolti il prima possibile, ovviamente nelle condizioni di massima sicurezza. A partire da quello della secondaria per 32.000 posti, le cui domande di partecipazione sono state 64.000, con le cattedre già suddivise per regione.
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Poi, a seguire, prenderanno il via i concorsi ordinari, sia della scuola d’infanzia e primaria, sia ancora della secondaria. La ministra dell’Istruzione, parlando durante “Cartabianca” su RaiTre proprio sui concorsi per i docenti ha detto: “Noi abbiamo deciso di investire sulla qualità della scuola, dando in mano il futuro degli studenti agli insegnanti. Entro ottobre si faranno i concorsi”.
Secondo Marcello Pacifico, leader del sindacato Anief, “il concorso rimane certamente la via preferenziale per selezionare i candidati alla docenza, ma nello stesso tempo non possiamo dimenticare chi si è fatto le ossa sul campo, formandosi nelle scuole e specializzandosi nelle Università. Glielo dobbiamo, non possiamo abbandonarli. Come anche prevedere una volta per tutte la totale parità di trattamento tra personale precario e quello di ruolo, anche ai fini della ricostruzione di carriera. È la logica che va cambiata, la stessa che è alla base del mancato assorbimento nei ruoli del personale Ata, dei “facenti funzione” Dsga e di tante altre figure professionali che continuano ad essere ignorate”.
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