Concorso per gli insegnanti di religione al via dopo 17 anni, bloccati gli altri

Lucia Azzolina Ministra dell’Istruzione, dopo 17 lunghi anni ha deciso di rilanciare il concorso per gli insegnanti. Siamo al concorso numero due. Il primo nel 2004 venne abolito da Mariastella Gelmini, a quei tempi al timone del MIUR.

Azzolina: il concorso per gli insegnanti di religione si deve fare

Di recente, Azzolina insieme a Gualtiero Bassetti, cardinale e arcivescovo cattolico italiano, nonostante le mille polemiche hanno avuto modo di sottoscrivere l’intesa per quanto concerne il concorso previsto dal decreto scuola dell’anno scorso. Un accordo servito, spiegano direttamente dal ministero dell’Istruzione, per avviare il bando vero e proprio, previsto fra qualche settimana “salvo imprevisti”. Tutto, inoltre, andrà a coprire i posti ritenuti vacanti e disponibili nei prossimi tre anni.

Lucia Azzolina contenta, ma le polemiche non si fermano

Nonostante la felicità della Ministra Lucia Azzolina le polemiche non tendono a fermarsi, in particolar modo dai contesti cattolici. Nonostante questo, Bassetti ha voluto ricordare che: “Il concorso per i docenti di religione è un passaggio fondamentale non solo per stabilizzare molti insegnanti che praticano tale materia, ma anche per quanto concerne la dignità dello stesso insegnamento, frequentato ancora ad oggi da molti studenti”.

Concorso per gli insegnanti di religione

Cosa prevede il concorso per insegnanti di religione?

Il concorso, stando a quanto appreso, prevede una quota che non vada a superare il 50% dei posti riservata al personale con riconoscimento di idoneità. Quest’ultimo, tuttavia, dev’essere rilasciato dall’ordinario diocesano e si devono aver svolti almeno 3 anni di servizio nelle scuole.

Massima intesa sul da farsi quindi fra Cei e Ministero dell’istruzione, ma a quanto pare la selezione verrà svolta in maniera ben precisa, ovvero su titoli ed esami.

Tutto questo procedimento, potrebbe penalizzare i precari storici, maggiori dettagli sul concorso per insegnanti di religione si avranno nelle prossime settimane.

Concorso straordinario bloccato per la pandemia

Per via della pandemia, ricordiamo che il concorso straordinario è stato bloccato, come previsto dal recente DPCM. Nonostante le varie indicazioni imposte da parte del Ministero, con il passare dei giorni si stanno aprendo nuovi scenari sollevati da forze politiche e sindacati.

Le tempistiche dei concorsi, per via della pandemia, si stanno allungando sempre più: ormai è evidente che le procedure ordinarie – per insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria e per l’insegnamento nella secondaria di primo e secondo grado – non porteranno vedere docenti vincitori in cattedra il prossimo anno.

Parlando anche del concorso straordinario, per ora come già detto bloccato, si potranno portare in ruolo massimo 20 mila nuovi insegnanti, che non andranno neanche a coprire i vari pensionamenti dei docenti.

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