Congedo straordinario con legge 104, normativa e come ottenerlo

Nell’articolo di oggi cerchiamo di capirne di più su un tema particolarmente delicato che riguarda il congedo straordinario con legge 104 per assistere il figlio studente e non solo.

Congedo straordinario con legge 104

In tanti ad oggi temono di essere licenziati dal proprio datore di lavoro se chiedono il congedo straordinario. Questo perché diversi datori di lavoro sostengono che non si ha diritto ad avere il congedo straordinario, per questo ci si domanda sempre se il tutto possa rappresentare un ostacolo alla fruizione di tale congedo.

Congedo straordinario: la normativa

Bisogna evidenziare che niente vieta la fruizione del congedo legge 104 per quanto concerne il figlio disabile che ha necessità di essere assistito. La normativa va a tutelare i lavoratori dipendenti che assistono il familiare con la possibilità di avere il congedo straordinario retribuito della durata totale di 2 anni nell’arco di tutta la vita lavorativa implementato nell’articolo 42 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n.151 nel seguente ordine:

  • Coniuge convivente;
  • Figli conviventi o fratelli conviventi;
  • Parente o affine convivente entro il terzo grado;
  • Per assistere il familiare portatore di disabilità gravi.

Congedo straordinario con legge 104

Il congedo parentale è un periodo di astensione del lavoro concesso ai genitori per prendersi cura dei propri bambini nei primi anni di vita o se hanno particolari handicap o disabilità in generale.

Condizioni per la fruizione del congedo

Per chiedere il congedo straordinario, bisogna avere determinati requisiti che descriveremo in basso:

  1. il familiare che si deve assistere con problemi di handicap o disabilità non deve essere ricoverato a tempo pieno facendo intendere con tutto questo il ricovero per tutte le 24 ore presso qualsiasi struttura ospedaliera;
  2. ci sarà accertamento della condizione di disabilità o handicap in situazione di gravità – articolo 3 legge 104-1992.

Riepilogando, il congedo straordinario può essere richiesto per coniuge convivente, figli conviventi o fratelli conviventi, parente o affine convivente entro il terzo grado, per assistere il familiare portatore di disabilità gravi.

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