Dalle superiori all’università: come cambia l’approccio allo studio?

Beatrice

L’acceso ad un nuovo percorso di studio, rappresenta sempre un momento molto delicato per qualsiasi studente. Già il passaggio dalle scuole medie inferiori a quelle superiori, ad esempio, costituisce un notevole cambiamento per qualsiasi studente, che inizia ad approcciare ad uno studio maggiormente approfondito in base al percorso di studi prescelto.

Differenze, in tal senso, che si acuiscono, ulteriormente, nel triennio delle scuole secondarie superiori, dove il ragazzo accompagna la propria crescita umana a quella culturale e nozionistica. Il passaggio, però, che rappresenta una vera e propria rivoluzione, è quello dalle scuole medie superiori all‘Università, che rappresenta, a tutt’oggi, l’eccellenza dell’istruzione italiana.

L’Università: un mondo a sé stante rispetto alle scuole medie inferiori

Il mondo universitario, infatti, è radicalmente diverso rispetto a quello delle scuole superiori. E può costituire uno shock per molti studenti. Se alle superiori, infatti, si viene accompagnati nello studio dai professori, che tendono a “controllare” il percorso di studi dei propri alunni, in ambito universitario lo studente è chiamato, in tutto e per tutto, a diventare autonomo.

Una situazione tutt’altro che semplice, data anche l’aumento della complessità delle materie da apprendere e l’inevitabile distacco nel rapporto fra studente e professore, decisamente più formale rispetto al percorso di studi affrontati fino a quel momento. Non è causale, di conseguenza, che molti studenti si trovino letteralmente spiazzati dal mondo universitario, che muta radicalmente anche i rapporti fra gli iscritti al medesimo percorso di studi.

Percorso di studio

Basti pensare, ad esempio, a come vengano definite le persone che frequentano la stessa università. Da compagni di scuola a colleghi: un cambio di parola che indica, significativamente, come il rapporto fra gli studenti si modifichi letteralmente. E non è casuale, in tal senso, che spesso, soprattutto nel primo anno d’università, molti studenti trovino più di una difficoltà a stringere rapporti d’amicizia con gli altri colleghi, dato anche l’ambiente più freddo e dispersivo di buona parte degli atenei italiani.

Le amicizie, di fatto, si consolidano maggiormente più nelle relazioni extra-universitarie, come feste o attività fuori dal proprio percorso di studi, che pullulano nella maggior parte delle cosiddette “città universitarie”. Un fattore, quest’ultimo, che favorisce un aumento delle relazioni fra gli “studenti fuori porta” rispetto a quelli che hanno il privilegio di poter effettuare un percorso universitario direttamente nella loro città/provincia di residenza, rincasando presso il loro domicilio ogni sera.

Università: suggerimenti per organizzare un efficace metodo di studio

Ogni nuovo ciclo della vita, d’altronde, richiede sacrificio e spirito d’adattamento. E l’Università, in tal senso, non fa difetto. Approcciare a questi percorsi di studi richiede, in primis, un efficace metodo di studio, il primo passo indispensabile per compiere un brillante cammino in ambito universitario. Per superare un esame, infatti, non basta essere particolarmente appassionati della materia studiata, ma è indispensabile organizzarsi in modo adeguato e studiare duramente per traguardare gli obiettivi prefissati.

Uno degli errori maggiormente commessi, infatti, è quello di buttarsi a capofitto nei libri solo nelle due/tre settimane precedenti al sostenimento di un esame: una tecnica che, nella maggior parte dei casi, si rivela deleteria, soprattutto per coloro che puntano al conseguimento di un voto eccellente e non si accontentano del “18”.

Di conseguenza, una volta stilato il calendario delle lezioni, è buona norma organizzare le ore da dedicare allo studio, scegliendo una suddivisione delle materie in modo tale da non concentrarsi esclusivamente su una. Adeguare i tempi di studio agli orari delle lezioni da seguire, ad esempio, può rivelarsi un ottimo coadiuvante per uno studio maggiormente profittevole: in presenza di ore buche, si può prendere nota degli orari e approfittare per studiare una determinata materia, in modo da ottimizzare nel miglior modo possibile i tempi e sostenere un ottimo ritmo di studio sin da subito, oltre alla possibilità di dedicarsi, in orario serale, ad attività extra scolastiche.

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