La legge di Bilancio 2019 al vaglio del Governo potrebbe contenere la previsione di tagli compresi tra il 17 e il 19% sulle spese sanitarie degli italiani.
Il Governo sta procedendo nella direzione di riformulare il sistema dei bonus e degli sconti, e potrebbe decidere, nella legge di Bilancio in approvazione, di eliminare anche le agevolazioni fiscali ritenute fino ad ora “intoccabili” come le spese sanitarie.
Detrazioni spese sanitarie
Quali sono le detrazioni fiscali che sarà possibile richiedere con la dichiarazione dei redditi del 2019? Proprio per chiarire le idee al riguardo, nei giorni scorsi l’Agenzia delle Entrate ha cominciato a divulgare al pubblico la guida “Le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie”, elencando dettagliatamente quelle per cui si avrebbe diritto alle detrazioni Irpef (nella misura compresa tra il 17 e il 19%). Conviene dare un’occhiata per capire cosa potrebbe cambiare rispetto agli anni scorsi.
La lista delle voci detraibili
Nello specifico le spese soggette a detrazione fiscale riguardano:
prestazioni fornite da un medico generico (comprese quelle concernenti la medicina omeopatica);
acquisto di alimenti con finalità mediche speciali (con esclusione di quelli per l’alimentazione dei neonati);
acquisto di medicinali da banco o con prescrizione di ricetta medica (anche omeopatici);
indagini radioscopiche, analisi, applicazioni, ricerche, terapie;
prestazioni di tipo specialistico;
ricoveri per degenze oppure a causa di interventi chirurgici;
prestazioni chirurgiche;
cure termali (ad esclusione delle spese relative a viaggio e soggiorno);
trapianto di organi;
acquisto o affitto di attrezzature sanitarie e dispositivi medici.
Sono detraibili per il 19% anche alcune spese sanitarie di assistenza specifica come quella riabilitativa ed infermieristica (laserterapia, fisioterapia,ecc.), prestazioni effettuate da soggetti in possesso di qualifica di addetto oppure operatore tecnico assistenziale dedicato esclusivamente all’assistenza diretta di un individuo, prestazioni effettuate da personale con qualifica di “educatore professionale”, oppure addetto ad attività di terapia occupazionale ed animazione.
Legge di Bilancio e detrazioni
Oltre all’abbassamento delle detrazioni fiscali (che passerebbero così dal 19% al 17%) il Governo potrebbe anche stabilire, nella prossima legge di Bilancio 2019, un aumento della franchigia per le spese sanitarie. La riduzione delle detrazioni e l’aumento della franchigia (che attualmente è fissata a 129 euro), permetterebbe allo Stato di recuperare circa un miliardo di euro. Di conseguenza, il contribuente potrà ricevere meno soldi al momento della dichiarazione dei redditi. Per ora, almeno fino alla fine dell’anno in corso, queste sono soltanto ipotesi. I sindacati si stanno già organizzando per far sentire la loro presenza, dato che simili prospettive potrebbero rivelarsi una stangata non indifferente per le famiglie italiane, soprattutto quelle con reddito medio-basso.
Tagli alle detrazioni fiscali 2019
Rischiano un taglio, oltre alle spese sanitarie, anche altre agevolazioni fiscali (circa 610), come gli interessi sul mutuo prima casa oppure le detrazioni sulle spese universitarie o quelle per gli asili nido e altri bonus fiscali. Con molta probabilità, a partire dal prossimo anno, verranno eliminate pure le agevolazioni su spese veterinarie e funerarie.
Alcune di tali ipotesi sono contenute anche nella nota di aggiornamento al DEF emanata il 25 settembre scorso. Questo documento di programmazione economica è intervenuto a disciplinare diversi settori, anche quello scolastico.
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