Didattica a Distanza sicura: i consigli degli esperti

Luigi Strada

In questo speciale vedremo i consigli degli esperti per una Didattica a distanza sicura, consigli e suggerimenti  da chi lavora tutti i giorni nel campo dell’IT, stiamo parlando di David Emm, Principal Security Researcher della Kaspersky, nota azienda specializzata nella realizzazione di software per la sicurezza come antivirus e firewall.

Didattica a Distanza sicura: i consigli degli esperti

David Emm da alcuni importanti consigli per aiutare chi in questo momento particolare sta affrontando la didattica a distanza o sta operando in smart working per esigenze di lavoro, le restrizioni sociali imposte dal governo attraverso i vari decreti del Presidente del Consiglio Conte ci impongono di rimanere a casa, per questo motivo la connessione da remoto permette a tutti i docenti di collegarsi da casa con le diverse piattaforme consigliate dalle scuole, Meet, Teams, Zoom e WeSchool e permettere il prosieguo delle attività didattiche.

Tutto questo importante flusso di dati alimenta nuove attività illegali legate al cybercrime, con attacchi informatici e furto di dati sensibili, la sicurezza in questo periodo è un tema molto importante ma a volte trascurato per via dei tempi sulle restrizioni imposte e della possibilità di utilizzare nuovi strumenti didattici mai visti prima.

Didattica a Distanza sicura

Il commento di David Emm – Kaspersky

“In momenti come questo le persone sono particolarmente interessate a trovare metodi semplici e facili da utilizzare per rimanere virtualmente in contatto con i propri cari. Spesso, pur di connettersi nel modo più veloce e comodo possibile, si trascurano però alcuni aspetti molto importanti. Fatta la premessa che ciascun utente ha la possibilità di decidere quanto della propria vita privata desidera rendere pubblica online, è importante sottolineare che prima di condividere qualsiasi cosa in rete è importante farsi delle domande e tenere a mente qualche regola. Questo consentirà agli utenti di potersi connettere al web in modo sicuro e di rimanere in contatto con i propri cari.”

Le domande da porsi prima di scaricare una applicazione

La sicurezza informatica è una cosa seria, qui di seguito le domande che dobbiamo porci prima di scaricare una qualsiasi applicazione:

  • Da dove trae i propri guadagni l’applicazione che intendiamo scaricare? Se l’app è gratuita, il prezzo da pagare molto probabilmente saranno le informazioni personali degli utenti. È importante quindi controllare i permessi richiesti dalle app e verificare quali dati vengono raccolti, memorizzati e riutilizzati.
  • I dati trasmessi dall’applicazione vengono criptati?
  • Tenersi informati sulle tecniche di social engineering, che con l’inganno cercano di ottenere dati riservati come password e codici di accesso
  • Ricordarsi che niente e nessuno può considerarsi al sicuro al 100%. Anche se pensiamo di non essere interessanti per un criminale informatico, siamo tutti potenziali vittime degli hacker.

I dieci consigli per utilizzare qualsiasi tipo di applicazione

Ecco i dieci consigli per una didattica a distanza sicura in grado di farci usare qualsiasi applicazione con tranquillità:

  • controllare con molta attenzione le impostazioni di privacy e sicurezza
  • utilizzare password uniche e complesse per tutti gli account online
  • porre dei limiti a ciò che può essere visto e condiviso
  • non dare la propria fiducia a qualcuno senza aver fatto prima delle verifiche. Verificare con i suoi contatti che l’identità di chi vi ha contattato/o inviato un link su un’applicazione sia reale
  • disattivare le funzioni che non vengono utilizzate o che non sono necessarie per abilitare l’accesso (ad es. microfono, accesso alla telecamera, ecc.).
  • non condividere ciò che non si vuole rendere pubblico e visibile a tutti
  • segnalare gli abusi
  • proteggere tutti I vostri dispositivi con un prodotto di sicurezza Internet affidabile
  • installare gli aggiornamenti del sistema operativo e delle applicazioni non appena disponibili
  • se si tratta di didattica a distanza attenersi all’applicazione fornita o raccomandata dalla vostra scuola e non alla vostra app preferita per le video call di gruppo.

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