Diffusione in rete di video hot: aumentano le pene e le sanzioni, aumenta la pena per chi diffonde video in internet senza il consenso.
Diffusione in rete di video hot
Negli ultimi anni si è largamente diffusa la pratica di pubblicare in rete video e foto hot e spesso anche senza il consenso della diretta interessata. Un reato che è riconosciuto già da diverso tempo negli Stati Uniti, in Germania, nel Regno Unito e in Israele, ma non ancora in Italia. Oggi il Movimento 5 stelle con la sua proposta di legge cerca di combattere il “revenge porn” e di aumentare la pena per chi viola la privacy diffondendo materiale porno senza l’autorizzazione della persona ripresa.
Aumento delle pene
La proposta dei grillini, firmata dalla senatrice Elvira Evangelista e presentata al Senato, è composta da 3 articoli e prevede una pena da 6 mesi a 3 anni per coloro che rendono pubblici, attraverso strumenti telematici e informatici, i filmati e le immagini intime. Se a diffondere le immagini in rete è il partner della vittima, la pena prevista va da 1 a 4 anni che può addirittura salire anche a 10 anni se la diffusione in rete senza il consenso determina la morte della vittima. Proprio com’è successo a Tiziana Cantone, la trentenne napoletana che si è tolta la vita nel 2016 dopo che il suo compagno aveva pubblicato su internet un video porno che la ritraeva in scene sessualmente esplicite.
Ci sono anche delle sanzioni da 75 a 250 euro per chi collabora alla diffusione del materiale hot.
Accordo tra la Polizia Postale e il Miur
Il ministero dell’Istruzione e la Polizia Postale sono giunti ad un accordo per cercare di prevenire questo tipo di reato e illustrare nelle scuole le linee guida mirate alla formazione del personale scolastico e degli studenti, affinché possano imparare ad utilizzare più consapevolmente il web.
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