La Commissione Cultura della Camera ha approvato una proposta di legge che prevede l’inserimento di maestri di educazione fisica alla scuola primaria: i docenti specializzati verranno inseriti nell’organico della scuola a pieno titolo. Nell’immediato futuro si procederà al reclutamento di circa 12 mila docenti provvisti del titolo richiesto per insegnare Scienze motorie.
Reclutamento docenti e concorso
I gruppi politici che hanno lavorato alla proposta di legge in Commissione Cultura lo hanno fatto avendo il medesimo obiettivo: offrire anche agli alunni di scuola primaria la possibilità di svolgere una materia importante (ma spesso sottovalutata) come l’educazione fisica attraverso l’inserimento di docenti specializzati in tale insegnamento. A grandi linee, si procederà prima con l’utilizzazione dell’organico disponibile (reclutando docenti in possesso dell’abilitazione per insegnare nella scuola primaria e che abbiano competenze specifiche in determinate materie), poi si bandirà un concorso con la creazione delle relative classi di concorso attinenti all’insegnamento previsto.
Scuole come centri sportivi
Qualche settimana fa il Ministro dell’Istruzione Bussetti ha parlato dell’inserimento di docenti specializzati in educazione fisica nella scuola primaria, della necessità di reclutare circa 12 mila insegnanti in questa materia e di bandire un concorso ad hoc. Inoltre, il Ministro ha annunciato la volontà di realizzare attività sportive a scuola durante le ore pomeridiane e in estate. L’insegnamento di educazione fisica verrà quindi impartito di pomeriggio, non durante l’orario scolastico, probabilmente in aggiunta alle materie curricolari, oppure inserito in progetti estivi. Non vi sono ancora informazioni ben chiare circa l’inquadramento professionale dei docenti di educazione fisica e a quanto ammonterebbe la loro retribuzione.
Strutture sportive e palestre: tre scuole su dieci non ne hanno
La notizia di voler introdurre un “maestro di educazione fisica” nella scuola primaria ha scosso l’ambiente scolastico, provocando diverse reazioni, sia favorevoli che contrarie. C’è chi, giustamente, fa notare che prima ancora di provvedere al reclutamento di docenti specializzati tramite concorso ad hoc, bisognerebbe dotare le scuole di palestre, visto che ben tre scuole su dieci non ne hanno o sono in condizioni fatiscenti.
Svolgere attività sportive o di educazione motoria implica anche l’utilizzo di attrezzi specifici e adeguati, che per il momento mancano nella maggior parte degli edifici scolastici. Il Governo dovrebbe pensare anche a questi elementi, per non dare atto ad una riforma incompleta.
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