Le dichiarazioni dell’On Flora Frate sul nuovo esecutivo, sulla discontinuità, sul nuovo mandato di Lorenzo Fioramonti al MIUR, sulla commissione cultura e sui cambiamenti che aspettano il mondo della scuola.
“Il Parlamento ha espresso la Fiducia per il nuovo Esecutivo e finalmente possiamo riprendere le attività interrotte da una crisi irrituale, scatenata in pieno agosto, e con il solo scopo di assecondare i sondaggi del momento. Il M5S ha avuto il coraggio di intraprendere una difficile trattativa e trovare, all’insegna della discontinuità, la giusta intesa col Partito Democratico e LEU” questo è quanto dichiarato dall’Onorevole Flora Frate.
Molti errori nella scuola, possibilità di ripresa con il Salva Precari
È proprio sul tema della discontinuità che occorre operare un’analisi attenta e pragmatica, a cominciare dalla scuola, dove si è sbagliato tutto.
Sono davvero contenta per l’incarico ministeriale affidato all’ottimo Lorenzo Fioramonti, persona con la quale, durante questi quattordici mesi, più volte mi sono confrontata trovando in lui un interlocutore valido e politicamente preparato. Una nomina niente affatto scontata cui hanno fatto seguito delle dichiarazioni positivamente inattese.
Il Ministro Fioramonti si è espresso senza ambiguità sul D.L. Salva Precari annunciandone la ripartenza fin dal primo Consiglio dei Ministri. Parole importanti che mi rincuorano. Mi sono sempre spesa a sostegno dei precari che invocano a giusta ragione il PAS, ho polemizzato con chi parlava strumentalmente di sanatoria e non ho accettato le provocazioni, a fasi alterne e di comodo, sul merito che con il contrasto al precariato non c’entra assolutamente niente.
Affrontare la bolla del precariato
Se non si affronta la bolla del precariato non potremo mai per davvero progettare una scuola di qualità. Il precariato scolastico è un’emergenza nazionale da affrontare con provvedimenti urgenti e straordinari, con coraggio e con la capacità di avere una visione del futuro. Con Fioramonti questa sfida la possiamo accettare e vincere, a patto che si riconoscano gli errori commessi.
Il Movimento 5 Stelle in Commissione Cultura ha sempre avuto una visione frammentata, talvolta contraddittoria ed incapace di produrre una narrazione che superasse la presunta contrapposizione tra i nuovi diritti da affermare e la tutela dei diritti acquisiti che non sono mai stati, né saranno mai, messi in discussione.
Ebbene senza un’autocritica sulle posizioni espresse, in mancanza di un ripensamento su quanto fatto e detto fino ad oggi, in assenza di una elaborazione capace di esprimere parole chiare sul contrasto al precariato piuttosto che rifugiarsi nella strategia del ‘salvo intese’, il rischio che si corre è quello di indebolire l’azione ministeriale stessa appesantendola di retaggi del passato e prospettive fallimentari.
Governo capace di intercettare i bisogni dei docenti
Discontinuità, autocritica ed infine la capacità politica di riannodare quella connessione sentimentale che vede nel popolo della scuola un punto di riferimento imprescindibile. Le questioni da affrontare sono tante – diplomati magistrali, ingabbiati, insegnanti di religione – e i 55mila lavoratori rappresentano un punto di partenza. Questa è l’occasione per dimostrare che il nuovo Governo è già maggioranza nel Paese perché capace di intercettare i bisogni delle persone offrendo le soluzioni migliori.
Nelle prossime ore – conclude l’Onorevole Frate – “la squadra di Governo sarà al completo e sono certa che si selezioneranno solo i profili migliori. Il cambiamento è nella forma e nella sostanza, nei progetti e nelle persone. Non abbiamo più tempo da perdere”.
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