Novità in arrivo per chi aspira a diventare insegnante in Italia: le regole di accesso a questa professione cambieranno a partire dal 2019, con l’accesso al bando al prossimo Concorso Scuola Docenti. La legge di Bilancio 2019 contiene infatti alcuni provvedimenti con i quali il Governo Lega-5 Stelle intende riformare alcuni requisiti di accesso per i concorsi pubblici, compresi quelli riguardanti il Concorso Scuola Docenti. Si tratta di un nuovo sistema di reclutamento per i docenti che modifica profondamente il quello introdotto dal Governo Renzi con la legge n.107.
Requisiti accesso Concorso Scuola Docenti
Per diventare docenti, a partire dal prossimo bando di concorso bisognerà avere conseguito una laurea ed essere in possesso dei 24 CFU (crediti formativi acquisiti in discipline psico-pedagogiche e metodologie didattiche). Gli unici esentati da CFU e CFA sono i soggetti che risultano già in possesso di un’abilitazione riguardante altra classe di concorso o per un altro livello di istruzione (a condizione però che risultino comunque in possesso di titolo di accesso alla classe di concorso).
Per quanto concerne i docenti precari più vecchi, questi avranno a disposizione posti riservati pari al 10% presso enti di istruzione e formazione se hanno svolto almeno tre anni di servizio nei precedenti otto anni scolastici (anche se non consecutivi, e indifferentemente su posto comune o di sostegno). Inoltre i docenti precari “storici” possono partecipare al bando di concorso anche se non possiedono i 24 CFU, scegliendo una tra le classi di concorso per cui abbiano maturato almeno un anno di servizio.
Concorso Scuola Docenti: prove concorsuali
Sono state introdotti cambiamenti anche per quanto riguarda le prove concorsuali. Le prove scritte per i posti comuni sono due, poi vi è quella orale. Proprio quest’ultima ha riportato alcune modifiche rispetto al passato, in quanto ora l’obiettivo è quello di conoscere il livello delle competenze e conoscenze possedute da ciascun candidato partecipante alle singole classi di concorso. La prova orale verterà anche sulla conoscenza di una lingua straniera (il cui livello di conoscenza dovrà essere almeno di livello B2) e sulla competenza dei candidati circa le tecnologie della comunicazione. I candidati per i posti di sostegno dovranno sostenere due prove: una scritta e l’altra orale, riguardanti le tematiche della metodologia dell’inclusione scolastica, didattica e pedagogia speciale.
Novità sulla Mobilità Docenti
Nel testo della legge di Bilancio che verrà sottoposta al vaglio delle Camere il prossimo mese ci sono cambiamenti anche circa la mobilità dei docenti, che subisce un brusco arresto rispetto agli anni scorsi. Nella bozza si legge infatti che tutti coloro che hanno vinto un precedente concorso pubblico dovranno restare per 4 anni nella stessa scuola in cui hanno effettuato l’anno di prova (a meno che il docente risulti soprannumerario oppure in possesso della legge n. 104).
Abolizione FIT dal 2019
Il percorso formativo che oggi tutti i docenti sono tenuti a svolgere (denominato FIT) verrà eliminato a partire dal prossimo anno. Chi risulterà vincitore di concorso pubblico dovrà svolgere solo un anno di prova, superato il quale si passerà all’assunzione in ruolo direttamente nella scuola in cui è stato svolto il periodo annuale di prova. Qui bisogna restare per 4 anni senza la possibilità di richiedere la mobilità. Se la bozza della legge di Bilancio verrà approvata, gli ambiti territoriali fissati dalla legge n. 107 del Governo Renzi verranno aboliti, con la conseguenza che i docenti verranno nominati su scuola.
Concorso Scuola Docente abilitante
Superare il concorso pubblico per docenti darà abilitazione ai fini dell’insegnamento per le classi di concorso a cui si è partecipato. Scompare inoltre l’idoneità per i docenti di sostegno. A fine concorso viene infatti stilata una graduatoria in cui il numero dei soggetti sarà esattamente quello dei posti messi a concorso. Tale graduatoria avrà una durata biennale.
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