Il voto in condotta contro il bullismo

Presentato nei giorni scorsi a Palazzo Madama, il disegno di legge che propone la reintroduzione del voto in condotta anche nella scuola elementare e media: obiettivo della proposta leghista  è di arginare i fenomeni di bullismo.

Scuole medie, torna il voto in condotta

C’è aria di cambiamento nel sistema scolastico: insieme ad alcune proposte (come l’introduzione di una rappresentanza studentesca a tutti i livelli scolastici e l’educazione civica come materia di studio obbligatoria), nel disegno di legge presentato  dai senatori della Lega e M5S, c’è anche quella di ritornare al “vecchio” voto in condotta, estendendolo dalle elementari alle medie.

Voto in condotta

Secondo i firmatari del disegno di legge che sarà vagliato dal Parlamento, il voto in condotta dovrà “fare media” come le altre materie scolastiche: di conseguenza, anche se un alunno si rivela un genio nelle materie scientifiche o in italiano ma disturba le lezioni e i compagni di classe, rischierà ugualmente di essere bocciato e ripetere quindi l’anno scolastico (se il voto in condotta risulterà inferiore a 6). Fino ad oggi, con le norme in vigore fissate con la “Buona Scuola” di Renzi, il voto in condotta non inficiava la media delle altre materie, e quindi non poteva portare alla bocciatura.

Voto in condotta contro il bullismo

Qual è lo scopo di un “ritorno” al voto in condotta? L’iniziativa legislativa mira a prevenire e arginare in tempo eventuali episodi di bullismo e cyber bullismo, oggi purtroppo frequenti anche nelle scuole elementari. Il voto in condotta funzionerebbe quindi come deterrente contro l’insorgenza di tali fenomeni incresciosi, che coinvolgono un numero sempre maggiore di ragazzi in età scolare.

Secondo alcuni esperti di pedagogia, il voto in condotta, insieme ad altri strumenti repressivi, non servirebbe allo scopo per cui è stato pensato, e anzi non sortirà l’effetto auspicato. Il ritorno al passato con il voto di condotta ha creato un vespaio di polemiche, ma sarà l’effettivo utilizzo di tale strumento a darci la conferma o meno della sua efficacia anti-bullismo.

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Laureata a pieni voti, specializzata sul sostegno, è una docente della scuola secondaria di II grado. Ha frequentato numerosi master e corsi di aggiornamento sulle tematiche legate ai "Bisogni Educativi Speciali" ed ai disturbi dell'apprendimento, da tempo collabora con zoom scuola e con altre testate giornalistiche on-line.

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