E’ terminato nel pomeriggio l’incontro tra i sindacati ed il ministro Fioramonti, “Apprezziamo l’intenzione espressa dal ministro di valorizzare la scuola come istituzione e la figura professionale degli insegnanti. Abbiamo chiesto di sbrogliare la matassa delle procedure concorsuali, individuando i talloni di Achille che ne inceppano il meccanismo provocandone un allungamento abnorme dei tempi” – così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, si è svolto oggi pomeriggio al Miur tra i sindacati e il ministro dell’Istruzione.
Esito dell’incontro tra MIUR e sindacati
La Gilda chiede concorsi con cadenza biennale, e solo accelerandone l’iter, è possibile raggiungere il tanto agognato obiettivo di avere tutti gli insegnanti in classe sin dal primo giorno di lezione.
Turi: prospettive positive. Servono politiche coerenti con il modello di scuola che ci ha presentato.
Un appunto di metodo politico: ministro tenga per sé le deleghe sulla scuola – ha detto Turi. E ancora: il decreto che si appresta a presentare resti uguale nei contenuti a quello faticosamente messo a punto in mesi di trattative.
Un decreto per i precari, entro tempi brevissimi
Un decreto per i precari, entro tempi brevissimi, da presentare al Consiglio dei ministri.
Due miliardi per la scuola, un miliardo per l’università – parte dagli investimenti che intende fare per scuola, università e ricerca, l’intervento di apertura dell’incontro tra il neo ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti e i segretari generali di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda.
Il ministro ha ribadito la volontà di reperire risorse per il sistema di istruzione. Perché – ha detto – sono necessarie e questo è momento utile per trovarle ed utilizzarle.
I quattro punti dell’accordo di Palazzo Chigi
Nel corso dell’incontro sono stati richiamati dai segretari generali, i quattro punti dell’accordo di Palazzo Chigi:
- impegno per il rinnovo contrattuale
- nessuna autonomia differenziata per il sistema di istruzione
- norme per superare l’attuale situazione di precarietà del personale della scuola
- misure per l’università e la ricerca
La questione precariato non è più rinviabile: lo scorso anno su 53 mila posti vacanti, 33 mila non sono stati assegnati. Ora il 50% dei posti disponibili sarà coperto da supplenti.
Eliminare l’organico di fatto
Quanto all’emergenza precariato bisogna eliminare l’organico di fatto, il Mef dovrebbe comprendere che i soldi della scuola devono andare alla scuola, e che l’eliminazione dell’organico di fatto comporta uguale peso complessivo nel bilancio dell’istruzione.
Ministro tenga per sé le deleghe sulla scuola
Un appunto di metodo politico: ministro tenga per sé le deleghe sulla scuola – ha detto Turi, e ancora: il decreto che si appresta a presentare resti uguale nei contenuti a quello faticosamente messo a punto in mesi di trattative.
Nuovo appuntamento tra due giorni: in quella sede sarà illustrato il decreto legge sul precariato da presentare in Consiglio dei ministri per la conversione in legge che avverrà nei 60 giorni successivi.
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