Infortunio a scuola e visita fiscale, come affrontare la questione

Beatrice

Seppur sporadicamente, un infortunio a scuola può sempre verificarsi e proprio per questo motivo ci si domanda se effettivamente sono previste le visite fiscali a domicilio oppure no. Un incidente può capitare anche ai ragazzi che frequentano l’istituto e in questi casi, la questione è abbastanza complicata per la struttura che ospita l’infortunato.

Questo perché c’è la possibilità di ricevere un risarcimento, nonostante ci siano delle eccezioni da considerare. Gli insegnanti sono obbligati a vigilare sui propri alunni durante l’orario di lezione fino all’uscita dall’istituto, proprio per questo la legge obbliga tutte le scuole a tutelarsi con delle polizze assicurative.

Proprio in questi casi di infortunio a scuola, subentra l’assicurazione per risarcire dei danni l’alunno e la famiglia, a patto che il tutto si sia verificato durante l’orario di lezione e non in precedenza o successivamente. In questo caso i genitori dovranno dimostrare con documenti e quantificazione dei danni tutto quello che ritengono necessario per proseguire con la richiesta di risarcimento, avvalendosi ovviamente di un avvocato che con una lettera indicherà tutto quello che risulta necessario.

Infortunio a scuola

Se la scuola si rifiuta di pagare il risarcimento si può tranquillamente affrontare una causa in tribunale, quando invece si dimostra che la responsabilità non è dell’istituto, allora non si è tenuti a versare un risarcimento alla famiglia dell’alunno. Lo stesso può verificarsi per un lavoratore pubblico o dipendente scolastico, c’è infatti una normativa che disciplina tutto questo, dunque successivamente saranno effettuati degli approfondimenti in merito.

Visita fiscale ed infortunio a scuola

La questione sopra citata, per un infortunio a scuola, è applicabile anche per i lavoratori (docenti, collaboratori scolastici, cuochi, assistenti tecnici ed amministrativi, Dirigenti e DSGA) e prevede l’esclusione della reperibilità obbligatoria per i dipendenti che ad esempio, hanno delle patologie gravi, situazioni legate ad invalidità o cause riconosciute che riportino a delle categorie contenute nelle tabelle delle patologie.

La reperibilità invece è obbligatoria, stando a quanto dice la normativa, per coloro che hanno avuto un infortunio sul lavoro per le fasce orarie che vanno dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00. Cosa che con la norma precedente non si doveva rispettare. Sono però sorti dei dubbi a causa della competenza delle visite a domicilio e proprio per questo l’INPS ha dovuto dare delle risposte ben chiare.

Nessuna visita fiscale per infortunio a scuola

È emerso infatti, che le visite per un infortunio a scuola, e quindi sul lavoro, sono competenza dell’INAIL e non dell’INPS. Quindi, i lavoratori hanno si l’obbligo di rispettare gli orari sopra citati ma non ci saranno delle visite di accertamento per l’infortunio a scuola o sul lavoro. È pero necessario recarsi presso la sede territoriale su chiamata degli uffici, per poter valutare l’effettivo infortunio o malattia sul lavoro.

Normativa sugli infortuni sul luogo di lavoro

La normativa prevede l’obbligo di una polizza assicurativa, come detto in precedenza per l’infortunio sul lavoro o malattie professionali, l’articolo 365 e 583 del Codice Penale, il Decreto Legislativo 38/2000, l’articolo 334 del Codice della Procedura Penale e il Decreto Legislativo 81/2008 del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro.

Il verificarsi di un infortunio a scuola o sul lavoro dunque, causa inevitabilmente della disabilità per lo sfortunato, quindi un’eventuale assenza sul posto di lavoro seppur temporanea. Aprire una procedura del genere è realmente complicato in quanto bisogna considerare il coinvolgimento dell’INAIL, del datore di lavoro e del dipendente stesso che ha subito il danno. Quindi si consiglia sempre di attenersi alla normativa e di valutare bene le questioni relative all’evento.

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