La Uil denuncia staffetta dei precari, docenti convocati con le vecchie graduatorie

La UIL scuola denuncia la staffetta dei precari: i docenti supplenti nominati per settembre verranno sostituiti dopo qualche mese. Il prossimo anno ci sarà un altro record sul numero di supplenze, 50.000 docenti con contratto a termine.

Staffetta dei precari: due procedure per la nomina dei supplenti

Su circa 200.000 docenti un quarto è precario, un esercito di 50.000 professori e professoresse con contratto a tempo determinato anche con pluriennale esperienza si appresterà a scegliere per il nuovo anno scolastico 2020/21 la cattedra nella provincia scelta nella propria classe di concorso.

La Uil denuncia la staffetta dei precari

Il sindacato Uil attraverso il segretario Pino Turi, anticipa i temi della riunione con il ministero proprio sul conferimento delle supplenze.

Ci sono due procedure: una procedura che istituisce le graduatorie provinciali, e un’altra che conferisce le supplenze. Il segretario generale della Uil Scuola preannuncia una riscrittura del regolamento generale sulle supplenze intervenendo sui punteggi e sui criteri.

“La riscrittura verrà fatta dal ministro e non dal direttore generale del personale, la Azzolina decide da sola e lo scrive nel chiuso delle stanze di Viale Trastevere in barba ad ogni confronto politico e sindacale.”

Docenti convocati con le vecchie graduatorie

Il problema che ci sarà a settembre è che alla riapertura delle scuole i docenti saranno convocati con le vecchie graduatorie, poi nel corso dell’anno ci sarà il cambio sulla graduatoria provinciale. “Docenti che si alternano come numeri, non persone. Con quale spirito di collaborazione gli insegnanti supplenti andranno in classe, sapendo che dopo due o tre mesi saranno sostituiti da altri?

Queste le parole della Uil Scuola attraverso il suo segretario che aggiunge – “La scuola potrà riaprire ripartendo dagli insegnanti e dal progetto didattico. I collegi dei docenti devono predisporre il loro progetto didattico. E’ su questa base che verranno predisposti gli aspetti tecnici e organizzativi. E’ il momento dell’azione, non delle promesse, ancora meno delle decisioni prese senza valutare gli effetti concreti sulle persone.”

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