Maturità 2020: tutte le novità sull’esame di stato, invalsi ed alternanza scuola lavoro

Il MIUR ha pubblicato la circolare con molti dettagli sul prossimo esame di stato, parliamo della maturità 2020, oltre alla novità sulle buste ci saranno anche nuovi dettagli da seguire su invalsi e su alternanza scuola lavoro.

Maturità 2020: tutte le novità sull’esame di stato

L’esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado è stato oggetto di una importante revisione normativa per effetto del decreto legislativo 13 aprile 2017, n° 62. Tale revisione, come noto, ha avuto applicazione a partire dall’anno scolastico 2018/2019 e si è concretizzata, in particolare, nell’emanazione dei seguenti provvedimenti:

  • D.M. n° 769 del 26 novembre 2018, che ha definito i quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento della prima e della seconda prova scritta e le griglie di valutazione per l’attribuzione dei punteggi;
  • D.M. n° 37 del 18 gennaio 2019, che ha riguardato l’individuazione delle discipline oggetto della seconda prova e le modalità organizzative relative allo svolgimento del colloquio;
  • O.M. n° 205 dell’11 marzo 2019 recante le istruzioni e modalità organizzative e operative per lo svolgimento dell’esame di Stato

Questo è quello che recita la prima parte della nota pubblicata dal Ministero.

Maturità 2020

Requisiti per l’ammissione agli esami: Invalsi, profitto ed alternanza scuola lavoro

La nota in merito all’ammissione dei candidati agli esami di maturità 2020 oltre naturalmente al profitto ed alla frequenza scolastica indica come requisito la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove INVALSI (che si svolgeranno dal 2 al 31 Marzo) e quello dello svolgimento delle attività programmate nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO ex alternanza scuola lavoro), secondo il monte ore previsto dall’indirizzo di studi.

Per essere ammessi all’esame bisogna quindi avere i seguenti requisiti:

  • Assenze: per l’ammissione bisogna aver frequentato almeno tre quarti dell’orario annuale
  • Invalsi: per l’ammissione è necessaria la partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove.
  • Condotta: per essere ammessi è necessario avere una condotta sufficiente
  • PCTO: per essere ammesso all’esame è necessario aver completato il monte ore di alternanza scuola lavoro
  • Profitto: per essere ammessi agli esami di maturità 2020 bisogna avere la sufficienza in tutte le materie

Attribuzione credito scolastico

Per l’attribuzione del credito scolastico il punteggio totale che verrà attribuito sarà determinato dalla somma del credito già attribuito per il terzo anno di corso, convertito sulla base dell’anno precedente, e il credito attribuito per il quarto e il quinto anno di corso utilizzando la tabella denominata “Attribuzione credito scolastico”. Decreto Legislativo 62/2017

Attribuzione credito scolastico

Prova di Italiano: reintrodotta la traccia di storia

Per quanto concerne la prova scritta di Italiano restano le strutture e le tipologie testuali definite dal quadro di riferimento di cui al D.M. 769 del 26 novembre 2018.

Ma è stato introdotto il vincolo che almeno una delle tracce della tipologia B (analisi e produzione di un testo argomentativo) debba riguardare l’ambito storico.

La scelta è motivata dalla consapevolezza che la storia costituisce disciplina fondamentale nella formazione degli studenti di tutti i percorsi di studio e che vada, quindi, valorizzata anche nell’ambito dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione.

Ricordiamo infine le tipologie della prova scritta di Italiano:

Tipologia A: Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano
Tipologia B: Analisi e produzione di un testo argomentativo
Tipologia C: Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità

La durata della prova è di 6 ore.

Il link della circolare MIUR 2197 del 25/11/2019

La prova orale: eliminate le tre buste

L’art. 17, comma 9, del decreto legislativo n° 62 del 2017 definisce la struttura del colloquio, prevedendo che esso abbia la finalità di accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale dello studente. In particolare – recita la nota MIUR – all’avvio del colloquio la commissione propone al candidato di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare la sua capacità di affrontare con autonomia, padronanza e responsabilità le tematiche e le situazioni prospettate.

Eliminate quindi le tre buste per dar spazio a materiale preparato dalla commissione d’esame in un’apposita sessione di lavoro, con l’immutata finalità di “verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera”, materiali che dunque devono consentire un approccio multidisciplinare.

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