Stando a quanto appreso nel corso delle ultime ore, dal 7 gennaio 2021 salvo ulteriori imprevisti prenderà nuovamente il via la didattica in presenza nelle scuole superiori. Dopo la conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ci si avvia ad una diminuzione della Didattica a Distanza e di conseguenza un ritorno in aula da parte di molti studenti.
Nuovo Dpcm: didattica in presenza non più al 50% ma al 75%
In ogni istituto scolastico, nella prima fase, rientreranno il 75% degli studenti, questo quello che ha dichiarato nelle ultime ore nel corso di una conferenza stampa molto attesa il Premier Giuseppe Conte, il Presidente del COnsiglio ha anche illustrato passo per passo le misure previste nel nuovo DPCM.
Agli inizi si era discusso di un possibile ritorno in aula a partire dal 9 dicembre 2020, una data rinviata per varie motivazioni. A non essere d’accordo ad una apertura cosi in anticipo sono state molte regioni d’Italia, il cui problema principale era particolarmente legato all’affollamento su metropolitane, bus e trasporti in generale.
Inoltre, rispetto alla bozza del Dpcm, è stata aumentata anche la percentuali di alunni per il quale è previsto il rientro in presenza: agli inizi si era discusso del 50%, ora il dato è salito al 75%.
Il testo del DPCM completo sul sito del governo.
Ritorno in aula
La bozza del DPCM sarebbe stata rivista per quanto concerne il ritorno in aula, dopo le continue insistenze della Ministra Lucia Azzolina. La modifica è stata prontamente resa nota anche ed Enti locali e Regioni a cui è stato mostrato un protocollo di lavoro dettagliato.
Nel DPCM si parla ancora di Mascherine dove resta confermato l’uso obbligatorio tranne per i bambini che non hanno compiuto 6 anni, sospese ancora le gite e viaggi di istruzione, e tutte quelle iniziative che comportano spostamenti all’intero del territorio nazionale ed all’estero (gemellaggio, iniziative di scambio etc)
Stop al concorso straordinario
Avrebbe dovuto riprendere la procedura di selezione dei docenti con almeno 3 annualità di servizio iniziata a novembre in piena pandemia, ma a quanto pare il concorso straordinario risulta definitivamente bloccato. Stesso discorso per quanto riguarda il concorso ordinario ed il concorso abilitante di cui ancora non si conosce la data di avvio.
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