Il Miur ha diffuso i dati degli iscritti al nuovo anno scolastico. Ci sono studenti sono ancora alle prese con gli esami di maturità ma per molti altri la scuola riapre a settembre.
Gli statistici da diversi anni parlano del calo demografico ma le prime conferme arrivano proprio dal mondo della scuola che perde 4,6% bambini alle primarie, mentre non va meglio per la secondaria con 20mila studenti in meno. Rispetto allo scorso anno scolastico la riduzione è del 2,75%.
Scuola primaria, aumenta la richiesta di tempo pieno
A fronte di un calo di iscrizioni nella scuola primaria, che fa tremare anche il settore degli insegnanti perché le cattedre sono di meno, aumenta la richiesta di tempo pieno a 40 ore settimanali. I genitori hanno una maggiore propensione a lasciare i figli a scuola e le regioni dove si è registrato il maggior numero di richieste sono Lazio e Piemonte. Diverso il discorso delle medie dove meno famiglie scelgono il tempo pieno per i ragazzi. Molise e Puglia sono le regioni dove la maggior parte degli studenti ha preferito il tempo ordinario di 30 ore settimanali.
Liceo vs istituti tecnici: sfida del primo superiore
La scelta della scuola elementare e della scuola media non può mai essere importante quanto la scelta della scuola superiore. Il 54,6% delle matricole, secondo il dossier Miur, preferisce ancora il liceo, un dato in ascesa a cui bisogno aggiungere quello sul classico che sale a 6,7%, e l’opzione scienze applicate che resta la preferita con 8,2% di iscritti. Per quanto riguarda gli istituti tecnici c’è una maggiore propensione verso il settore tecnologico, mentre si registra un calo per il settore economico-turistico.
Nel rapporto si legge inoltre della “crisi” dell’istruzione professionale incluso l’indirizzo enogastronomia che rimane comunque il preferito. Solo nelle regioni del Nord-Est, grazie ai progetti di Industria 4.0 il dato dei professionali è in controtendenza.
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