Comunicato stampa ANIEF sullo smart working del personale ATA, quando riprenderà la scuola, il personale amministrativo potrebbe continuare a lavorare a distanza, infatti lo stato di emergenza epidemiologica verrà con ogni probabilità prolungato fino al 31 ottobre o addirittura fino alla fine del 2020.
Personale Ata in smart working sino a fine anno
Ad oggi, vale quanto indicato nel DPCM del 14 luglio 2020 che impegna infatti il governo a “confermare le misure di prevenzione previste dal decreto del presidente del Consiglio dell’11 giugno scorso” prorogandole fino alla fine del mese di luglio. Si prevede, tuttavia, una proroga ulteriore della modalità di lavoro agile. L’Anief ricorda che negli ultimi mesi il personale Ata ha operato da casa in condizioni operative inadeguate utilizzando propri computer e software, connessioni internet ed energia elettrica a proprie spese.
Inoltre si è avvalso di una banca dati inesistente e di un portale ministeriale lentissimo. Per non parlare dell’assenza totale della tutela della salute, ad iniziare dall’ergonomia della postazione di lavoro, prevista invece il Dlgs 81/2008.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ritiene che “se si vuole seriamente regolamentare lo smart working nella scuola, vanno prima definite le condizioni a livello contrattuale prevedendo una adeguata formazione e strumentazione all’uopo. Come vanno introdotti i profili professionali bloccati e mai valorizzati, a partire dagli assistenti tecnici e assistenti amministrativi. E va previsto il lavoro straordinario. Pensare di regolarizzare lo smart working senza prima definirne i contorni contrattuali, professionali e di tutela della salute sarebbe uno smacco verso la categoria già meno remunerata di tutta la PA. Perché non si parla di formazione propedeutica al lavoro a distanza? Perché non si organizzano corsi teorici ed esercitazioni disciplinati da un protocollo negoziato? Perché non si definisce un documento, con i sindacati, che contenga i rischi generali e specifici associati all’operare in sicurezza pure da casa? Perché non si predispongono dei dispositivi personali per proteggere i dati aziendali e personali? Perché non si risolvono una volta per tutte gli annosi problemi di reclutamento, con oltre 30 mila posti vacanti, niente potenziamento e tanti profili perennemente bistrattati?”.
Mancato reclutamento del personale
La lista delle operazioni da attuare per il personale Ata è lunghissima. Anche in chiave di reclutamento. Si va dalla semplificazione del concorso straordinario per titoli aperto anche ai Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi facenti funzione, all’accesso all’esame orale del concorso in via di svolgimento, sempre per Dsga, con istituzione di una graduatoria per i facenti funzione per incarichi a tempo determinato.
Per il personale amministrativo, tecnico e i collaboratori scolastici vanno poi assolutamente introdotte le procedure per lo scorrimento della graduatoria 2010 con i passaggi professionali “verticali” finalizzati alle assunzioni a tempo indeterminato, come anche l’aumento di 2.020 Ata in più in organico diritto e la conferma, fino al 30 giugno 2021, dei mille assistenti tecnici assunti durante la DaD.
Va attuata, infine, la stabilizzazione negli organici del personale Ata profilo amministrativo degli assistenti tecnici e alla comunicazione. “È facile parlare di smart working a regime, molto più difficile è affrontare i problemi veri e prioritari”, conclude il presidente nazionale Anief.
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