Può succedere si avere la necessità di ottenere un prestito di importo esiguo per far fronte ad impegni economici personali o familiari, il piccolo prestito INPS nasce proprio per venire incontro alle esigenze più immediate dei dipendenti pubblici: ecco in cosa consiste nello specifico.
Cos’è il piccolo prestito INPS
Nei limiti delle risorse finanziarie accantonate annualmente nel bilancio, l’INPS è in grado di concedere piccoli prestiti a breve termine, che vengono rimborsati con rate costanti e tramite trattenuta sull’importo mensile dello stipendio o della pensione. Proprio perché si tratta di prestiti di esiguo valore, l’INPS non richiede documenti particolari da allegare o la presenza di motivazioni che giustificano l’istanza da parte dei richiedenti.
Chi può richiedere il piccolo prestito?
Dipendenti pubblici e pensionati possono fare richiesta di un piccolo prestito INPS a condizione che risultino iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali (Fondo credito). Occorrono però alcuni requisiti specifici: i dipendenti che prestano servizio presso enti locali o amministrazioni statali iscritti al Fondo credito devono versare a questo un contributo pari all’aliquota dello 0,35% (con trattenuta sullo stipendio), quelli che lavorano presso enti pubblici diversi sono ammessi al piccolo presto a condizione che abbiano aderito al Fondo credito entro la data del 31 Maggio 2008. Tra i dipendenti pubblici che risultano ammessi alla richiesta del prestito ci sono anche docenti di ogni ordine e grado, i dirigenti scolastici e tutto il personale ATA, parliamo di collaboratori scolastici, assistenti tecnici, assistenti amministrativi e DSGA.
I pensionati che hanno prestato servizio negli enti pubblici possono ottenere un piccolo prestito dall’INPS se, contestualmente alla richiesta di pensionamento, hanno presentato anche quella per aderire al Fondo credito (versando un’aliquota dello 0,15% con trattenuta sull’importo della pensione). I dipendenti pubblici assunti con contratto a tempo determinato possono ottenere il piccolo prestito solo per la durata di anni che mancano fino alla scadenza del contratto di lavoro.
Quanto puoi ottenere con un piccolo prestito?
Se sei un dipendente o ex dipendente pubblico e possiedi i requisiti fin qui descritti, puoi richiedere un piccolo prestito scegliendo importi corrispondenti alla mensilità singola (ossia una, due, tre, quattro mensilità nette di stipendio o pensione) e rimborsarlo in 12 rate, 24 rate, 36 rate, 48 rate. Il tasso di interesse nominale annuo applicato è pari al 4,255 di un’aliquota e dello 0,50% relativo alle spese amministrative e un premio fondo rischi, che viene applicato in base alla fascia di età del richiedente e alla durata del prestito.
Self Service Piccolo prestito su NoiPa
Per facilitare il più possibile la richiesta del prestito, l’INPS ha messo a disposizione dei suoi numerosi iscritti un apposito servizio di self-service, all’interno del portale NoiPa raggiungibile all’indirizzo internet noipa.mef.gov.it.
Attraverso questo comodo servizio tutti coloro che intendono richiedere denaro possono farlo in maniera autonoma, senza recarsi personalmente presso gli uffici INPS o presso l’amministrazione di appartenenza. La domanda può essere inoltrata online, seguendo la semplice procedura stabilita nel portale. Il self service piccolo prestito su NoiPa è stato realizzato apposta per ridurre i tempi di lavorazione delle pratiche inerenti i prestiti, eliminando la modulistica cartacea in un’ottica di moderna automatizzazione dei processi amministrativi degli enti pubblici.
Per accedere a quest’area privata bisogna essere in possesso del PIN identificativo (non serve invece se si è titolari della Carta Nazionale dei Servizi CNS). Il servizio Self service è utile anche per effettuare simulazioni di richiesta di prestito e in seguito per monitorare lo stato della pratica e avere una pronta risposta circa l’esito della richiesta.
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