Ormai si sta cercando di uscire dall’emergenza coronavirus, proprio per questo motivo è necessario dover studiare tutte le misure di sicurezza per poter portare a termine la fase 2. Si sta infatti sperimentando nuovi protocolli di sicurezza per il rientro non solo nelle scuole, ma anche negli uffici e altri posti di lavoro. Nel vercellese, era prevista una prima prova per poter portare gruppi di bambini dagli educatori ma la dirigente scolastica non ha dato disposizione.
Il tutto si sarebbe dovuto svolgere per un percorso pre e post scuola e questi gruppi ovviamente, non hanno superato i cinque alunni. Quindi il tutto non era assolutamente paragonabile ad un regolare rientro nelle aule scolastiche. Il test in questione non doveva però effettuarsi tra i banchi, bensì nelle aree della palestra comunale, per rendere il tutto più sicuro. Ovviamente la ministra Lucia Azzolina si è anch’essa mostrata restia, in quanto ciò andava contro le disposizioni emesse dal Governo.
Le soluzioni proposte e le decisioni di Azzolina
Per i protocolli di sicurezza per il rientro nelle scuole, la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina, sta prendendo in considerazione diverse proposte. È da considerare l’utilizzo obbligatorio delle mascherine per tutti gli alunni e il personale delle scuole, il tutto per garantire maggiore protezione. Tra le varie soluzioni si prevede anche un rientro a scaglioni, in modo tale da non superare i 12 o 13 alunni per classe.
Altro provvedimento riguarderà sicuramente le aree comuni e i bagni, infatti gli alunni vi si potranno recare solo uno per volta e la ricreazione avverrà in orari differenti. Le aule studio, l’aula magna dell’istituto e le diverse riunioni non potranno avvenire alla stessa ora dello stesso giorno, per garantire massima sicurezza e comunque un minimo di distanziamento sociale. Da non dimenticare la sanificazione che dovrà essere effettuata periodicamente e la misurazione della temperatura corporea di ogni individuo, grazie all’ausilio del personale ATA, nello specifico dei collaboratori scolastici.
Alcune considerazioni delle associazioni
Stando a quanto riportato da alcune associazioni, gli studi rivelano che l’obbligo della mascherina ci sarà fino al mese di giugno 2021. Poiché il costo delle mascherine per ogni alunno, considerando quelle chirurgiche, sarà di almeno 100 euro all’anno, si sta cercando di proporre un aiuto da parte dello Stato per la distribuzione di questi dispositivi di protezione.
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