Sono ancora tanti i dubbi riguardo la riapertura scuole a settembre, dubbi che sicuramente non saranno facilmente risolvibili. Infatti, ad oggi si cerca di fare il massimo per far rientrare nelle classi tutti gli studenti ma soprattutto, anche i docenti ed il personale ATA.
Riapertura scuole a settembre
Gli spazi da gestire, le modalità di accesso e tantissime altre questioni scolastiche continuano a premere sul ministro Azzolina. I dirigenti scolastici avranno il compito di decidere i comportamenti e le misure da adottare.
Quello che c’è di certo è che:
- 1 Settembre apertura delle scuola per i recuperi
- 14 settembre avvio della didattica
Linee guida per il rientro a scuola
Tra le tante opzioni delle linee guida per il rientro a scuola, si pensa alla divisione delle classi in più gruppi, anche di anni diversi. La volontà è quella di creare una didattica mista, considerando ovviamente anche le lezioni a distanza. Potrebbe essere possibile utilizzare anche locali al di fuori delle scuole, in orari che tra l’altro non rientrano in quelli scolastici.
Difficilissimo sarà il compito dei dirigenti una volta che si procede con il rientro a scuola, questo perché il carico della responsabilità e principalmente sulle loro spalle.
Scuole pulite
“Le scuole dovranno essere pulite, abbiamo investito milioni di euro per prodotti igienizzanti. Dobbiamo mantenere il metro di distanza, dovremo evitare assembramenti e dovremo fare ingressi scaglionati. Faremo formazione del personale scolastico, lavoreremo insieme alla Protezione Civile, faremo comunicazione per famiglie e studenti per comportamenti responsabili e prevenzione”, le parole del ministro.
Potrebbe ritornare la didattica a distanza
Nonostante per settembre sia previsto il rientro a scuola, non si esclude che in caso di nuova ondata di Covid19, si possa tornare all’uso della didattica a distanza. Nella bozza della ministra Azzolina però, non si parla di visiere, mascherine e del plexiglass per il distanziamento. Infatti, saranno prese in considerazione le disposizioni del comitato tecnico scientifico. È sicuramente importante pero, mantenere la distanza e cercare di tutelare e tutelarsi, in modo tale da evitare una nuova ondata di contagi.
Gli spazi per la didattica dopo il rientro a scuola
La ministra, ha chiesto ed ottenuto un ulteriore miliardo da stanziare per la creazione di nuovi spazi adibiti alla didattica. Intanto le scuole superiori di secondo grado potrebbero adottare la DAD solo come elemento complementare a quello in presenza.
“Abbiamo bisogno di spazio e abbiamo creato un software per capire quanti metri quadrati abbiamo negli edifici scolastici. Ora so quanti metri ho a disposizione, classe per classe. Dobbiamo portare fuori dagli edifici circa il 15% degli studenti“, ha proseguito. La gestione degli spazi avverrà anche attraverso “lavori di edilizia scolastica leggera”.
“Abbiamo ripreso 3000 edifici scolastici dismessi, possiamo recuperarli. La scuola a settembre deve riaprire non solo in sicurezza, deve essere nuova, più aperta e inclusiva. Vogliamo fare scuola anche fuori dalla scuola: nei musei, nei cinema, nei teatri. Affinché gli studenti respirino cultura. E perché no, portare anche i bambini più piccoli al parco se il tempo lo consente”, afferma Azzolina durante la conferenza stampa con il presidente Conte.
“La flessibilità degli orari non significa doppi turni, nessuno ha parlato di doppi tutto: non lo abbiamo mai detto”, e continua il Ministro dell’Istruzione, le classi pollaio “non consentono di valorizzare i talenti di ciascuno. Un docente, se ha 30 alunni davanti, non ce la fa e questo crea dispersione scolastica. Il numero di alunno per classe deve diminuire già a partire da settembre“.
Segui tutte le news su Zoom Scuola