E’ oramai finito l’anno scolastico ed i ragazzi sono a casa per le meritate vacanze estive, in attesa della consegna delle pagelle e degli esiti del loro corso di studio. Per i ragazzi del quinto anno invece ancora qualche settimana e poi esami di stato.
Ricorsi ITP
Quest’anno, rimarrà alla storia per i ricorsi ITP, gli Insegnanti Tecnico Pratico, sono docenti delle scuole superiori che hanno specifiche competenze nella gestione delle attività che si svolgono nei laboratori. Tutti docenti che sono in possesso di un diploma di maturità in ambito tecnico o professionale, in un nostro speciale su come diventare docente c’è una apposita sezione come diventare ITP, spiega tutto l’iter da seguire per inserirsi nelle graduatorie di istituto, che vi invitiamo a leggere.
Il ricorsi per ITP si accomuna alla analoga vicenda delle Maestre con diploma magistrale che hanno visto nel corso degli anni prima l’inserimento nelle GAE e poi il cambio di rotta da parte di giudici con il depennamento dalle graduatorie ad esaurimento, negli ultimi giorni si sta comunque cercando una soluzione a livello politico sulla questione delle maestre diplomate, infatti, con l’insediamento del nuovo governo si sta facendo appello al nuovo ministro affinché possa risolvere la vicenda.
Ricorso ITP inserimento in II Fascia
Si è partito con il ricorso numero 06443/2017 presentato da una docente ITP attraverso gli avvocati Bartolo Mancuso ed Aurora Donato. Nell’oggetto del ricorso si legge: del decreto 1 giugno 2017, n. 374 di aggiornamento della II e della III fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo con validità per gli anni scolastici 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020, nella parte in cui consente l’inserimento nelle graduatorie di circolo e di istituto di II fascia solo dei soggetti in possesso di abilitazione o di idoneità all’insegnamento conseguita a seguito di concorsi ovvero di uno dei titoli di abilitazione elencati all’art. 2.
Si ricorre in questo caso alla mancata possibilità di iscriversi nella II fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del personale, ai sensi dell’art.2 del D.M . n.372/2017.
I legali della docente infatti affermano che:
la ricorrente – argomentando che la propria posizione sarebbe caratterizzata da alcune specificità relative alla classe di concorso di provenienza – contesta la legittimità dell’art. 2, D.M. n. 374/2017 che, nel disporre l’aggiornamento della II e della III fascia delle graduatorie di circolo e di istituto del personale docente ed educativo con validità per gli anni scolastici 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020 – consente l’inserimento nelle graduatorie di circolo e di istituto di II fascia solo dei soggetti in possesso di abilitazione o di idoneità all’insegnamento conseguita a seguito di concorsi per titoli e/o per esami anche ai soli fini abilitanti.
Il provvedimento impugnato, tuttavia, non considera la posizione degli insegnanti tecnico-pratici che si trovavano nell’impossibilità di conseguire un qualsivoglia titolo abilitativo.
Il ricorso in questione viene accolto in via cautelare e poi con sentenza breve i giudici della Sezione Terza Bis del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio si pronunciando sul ricorso, accogliendolo annullando l’art.2 del D.M. 1 giugno 2017, n. 374, nei limiti delle motivazione presentate dalla ricorrente e condannando l’amministrazione alle spese di giudizio.
Molti avvocati che si occupano di diritto del lavoro e numerose sigle sindacali si sono attivate ed hanno presentato numerosi ricorsi al TAR per l’inserimento dei docenti ITP senza abitazione in seconda fascia, anche ASSET scuola ed ANIEF hanno presentato ricorso per conto dei loro numerosi iscritti sia al Tribunale Amministrativo Regionale che al Presidente della Repubblica.
Questa ultima scelta di presentare ricorso al PDR è stata dettata dalle tempistiche del contenzioso, infatti per appellare il decreto ministeriale n. 374 al TAR le tempistiche sono di 60 gg dalla data sua pubblicazione, una volta trascorso questo lasso di tempo l’unica strada è stata quella di appellarsi al Presidente della Repubblica.
Il 5 luglio ci sarà la discussione dell’appello proposto dal MIUR e solo dopo questa data sarà pubblicato il provvedimento in merito al ricorso della cosiddetta “sentenza madre“, una data molto importante per chi ha fatto ricorso per essere inserito in seconda fascia.
Ricordiamo inoltre che non sono stati pochi i disagi che ci sono stati nelle scuole superiori per via dei ricorsi proposti al TAR per gl inserimenti nelle graduatorie per abilitati.
Le segreterie hanno svolto un ruolo fondamentale per l’assegnazione delle supplenze annuali, in quanto hanno dovuto valutare caso per caso l’inserimento dei candidati controllando i titoli e le sentenze e/o cautelari pervenuta tutte in formato cartaceo, i Dirigenti Scolastici per via dei ricorsi accolti hanno dovuto firma migliaia di decreti di inserimenti in II Fascia.
Le polemiche legate alla vicenda non sono mancate: i docenti abilitati lamentano il fatto di aver affrontato spese e sacrifici per abilitarsi attraverso il PAS, gli ITP ricorrenti rispondono che non hanno avuto modo di abilitarsi.
Vi aggiorneremo costantemente sulla vicenda che pare ancora non terminata, anche sul nostro canale Facebook che è aperto a tutti, e vi segnaliamo anche che in questi giorni ci saranno numerose discussione di ricorsi inerenti la partecipazione al concorso 2018.
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