Scatti anzianità: le fasce stipendiali per docenti ed ATA

La carriera scolastica dei docenti è caratterizzata da una progressione stipendiale determinata dagli scatti di anzianità. Tale progressione, che avviene in automatico, è però riservata ai soli docenti di ruolo, mentre ne restano del tutto esclusi i docenti precari.

Nel momento in cui il docente viene immesso in ruolo, nei suoi confronti viene attuata una ricostruzione di carriera, in base alla quale gli vengono anche riconosciuti gli scatti di anzianità maturati durante il precariato. La ricostruzione viene disposta a condizione però che sia stato superato il periodo di prova.

Scatti di anzianità

Scatti di anzianità docenti ed ATA

Tra le voci che compongono la retribuzione i docenti possono reperire la voce scatti di anzianità, che sono dei premi per la produttività e l’esperienza dell’insegnante: questi vengono erogati nello stipendio al raggiungimento di una determinata anzianità di servizio (di solito ogni due anni). Come si evince dalle tabelle che vengono di seguito allegate, vi sono fasce stipendiali diverse per docenti e personale ATA. Quanto vale uno scatto d’anzianità? Il valore è dato dal differenziale annuo dello stipendio fissato dal Contratto collettivo nazionale del comparto Scuola.

Progressione stipendi docenti

I docenti di ruolo accumulano incrementi nello stipendio mensile lordo in base alla anzianità di servizio: gli scatti di anzianità e i relativi incrementi stipendiali variano a seconda del tipo di scuola in cui si presta servizio (scuola infanzia/primaria, media e superiori).

Tabella scatti anzianità ATA

Progressione stipendi personale ATA

La tabella mostra l’aumento dello stipendio mensile (lordo) del personale ATA in base all’anzianità di servizio. Gli importi sono diversi a seconda della mansione svolta collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, assistenti tecnici, DSGA.

Tabella scatti anzianità Docenti

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Scatti anzianità docenti precari

Fino ad oggi sono davvero tanti i ricorsi dei precari in Tribunale per ricevere un risarcimento a causa della discriminazione attuata in tema di scatti di anzianità. In molte regioni italiane i ricorsi sono stati vinti dagli insegnanti precari, che giustamente reclamano parità di trattamento con quelli di ruolo. Il MIUR ha già subito la condanna a circa 10 mila euro per non aver considerato le differenze stipendiali maturate a partire da febbraio 2013 e per non aver rispettato il principio di non discriminazione tra i docenti di ruolo e quelli assunti a tempo determinato. Nonostante siano stati ormai riconosciuti interamente gli anni di servizio svolti a tempo determinato dai docenti precari ai fini della ricostruzione della carriera e la corresponsione dei relativi incrementi stipendiali mai percepiti, nella scuola si continua ancora a trattare i precari come insegnanti di “serie B”, calpestando (tra l’altro) la direttiva comunitaria 70/1999 sull’argomento.

Scatti anzianità: il blocco

Negli anni scorsi, dal 2011 al 2013, si è verificato un blocco degli scatti di anzianità, che ha messo in agitazione il personale della scuola di concerto con il sindacati. Un’intera annualità cancellata automaticamente ha interessato circa 650 mila docenti, provocando conseguenze anche sulle pensioni.

Stipendi docenti: confronti

Al massimo della carriera un insegnante di scuola superiore percepisce 1.960 euro al mese, mentre all’inizio l’importo è di 1.350 euro. Un collega impiegato alle scuole medie, invece, viene retribuito all’inizio della carriera con 1.350 euro, alla fine si ritrova con 1.895 euro. I docenti che prestano servizio nella scuola dell’infanzia percepiscono 1.262 euro all’inizio della loro carriera, poi il loro stipendio passa a 1.759 euro.

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