Diversi i dubbi se si può o meno frequentare la scuola in caso di raffreddore. A dare una risposta in queste ore ci ha pensato il Ministero dell’Istruzione guidato da Lucia Azzolina. Andiamo a scoprirne di più. Il raffreddore si presenta puntualmente con l’arrivo del freddo ed è un virus particolarmente diffuso in particolar modo nei bambini e che spesso viene accompagnato da febbre. Ma si può andare a scuola con il raffreddore?
Andare a scuola con il raffreddore
L’arrivo della stagione autunnale, va a contribuire il rischio di raffreddore fra ragazzi, adulti e bambini. Negli scorsi anni, quelli senza coronavirus non si sarebbe mai presentato il dubbio se andare a scuola con il raffreddore, ma purtroppo con la pandemia le cose cambiano. Diversi sintomi del virus somigliano a quelli influenzali per questo si può facilmente sbagliare.
Andiamo a vedere cosa ha risposto in merito il Ministero sull’andare a a scuola qualora si abbia il raffreddore.
Ministero: ecco la risposta
Frequentare la scuola con il raffreddore potrebbe essere un problema dal momento che il naso che cola, è uno dei principali sintomi che possono essere ricondotti anche al coronavirus. Senza dubbio, come indicato nel regolamento del Ministero per il rientro a scuola, gli alunni e bambini di ogni scuola e grado non possono frequentare se la temperatura è più alta di 37,5 gradi, compito principale dei genitori misurarla ogni mattina.
Il Ministero dell’Istruzione è stato chiaro e come da protocollo c’è l’obbligo di restare a casa se si ha la temperatura oltre i 37,5° o altri sintomi simil-influenzali.
Fra i sintomi potrebbe per questo rientrare senza problemi anche il normale raffreddore. In ogni caso se si ha febbre, tosse, o tutte e due, con raffreddore o sintomi intestinali, tutti riconducibili a una banale influenza. Sono comunque simili a quelli del coronavirus che in più potrebbe provocare problemi gravi a livello respiratorio. Nei casi di incertezza la miglior strada da intraprendere è sicuramente consultare il proprio medico o il pediatra che eventualmente può chiedere di effettuare il tampone, in alcune regioni questo può essere fatto con priorità assoluta con accesso diretto se si è docenti o studenti.
Consultare il medico ed il pediatra in caso di raffreddore
In caso di raffreddore è consigliato, anche se non si ha febbre, consultare prima di tutto il proprio medico di base o pediatra per capire come gestire questi sintomi. Per chi si assenta più 3 di giorni dall’asilo o 5 giorni dalle scuole superiori primarie e secondarie dovrà necessariamente presentare il certificato medico. Tuttavia, solo se il tampone sarà negativo il medico potrà fare il certificato medico che attesti la negatività al virus.
Segui tutte le news su Zoom Scuola