Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti ai microfoni di Repubblica TV va subito al sodo sul tema concorsi: “Intendo semplificare le procedure: chi vince il concorso diventa insegnante. Punto!!!”.
Mai più concorsi riservati
Intervistato da Corrado Zunino il ministro ha affermato che non intende indire altri concorsi riservati, anche in vista della pronuncia della Corte Costituzionale che potrebbe dare parere di incostituzionalità al concorso in atto.
Cancellare il FIT
E pare proprio di si, il neo Ministro vuole trasformare il percorso di formazione iniziale e tirocinio inserito nella Buona scuola dal decreto legislativo n. 59/2017.
Fermo restando che chi ha fatto il percorso FIT avrà comunque una valutazione in sede concorsuale.
Semplificare le prove concorsuali
Sono proprio queste le parole di Bussetti: “devo semplificare le prove concorsuali”, quindi prove concorsuali più chiare e snelle.
I concorsi saranno indetti in base alla disponibilità di cattedre. “Ci sono 500 posti, i primi 500 avranno la loro cattedra e poi un altro concorso perché ce ne serviranno altri 300”, quindi non più concorsi a cadenza biennale, ma in base alle esigenze dell’amministrazione scolastica.
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