Molti sono gli studenti che impauriti dal dovere sostenere l’esame di maturità decidono di ricorrere a trucchetti o aiuti per agevolare lo svolgersi delle prove. E’ quello che è accaduto ad uno studente al Rinaldi di Ancona: il ragazzo ha pensato che sarebbe stato per lui più facile avvalesi dell’uso dello smartphone.
Senza tenere conto del regolamento in vigore, che prevede la consegna di tutti gli apparecchi digitali dal momento i cui si entra in aula e si notifichi la propria presenza consegnando la carta di identità e firmando l’apposito elenco presenza, il giovane ha tenuto con se lo smartphone.
Giovane studente sorpreso con cellulare durante l’esame di maturità
Il ragazzo che stava svolgendo la prova presso il Rinaldi di Ancona è stato sorpreso in possesso di uno smartphone. Lo studente lo stava utilizzando per aiutarsi nello svolgimento della seconda prova scritta. Il ragazzo è stato così bocciato, ma questo non è il primo caso. Ve ne è stato un altro per il quale si è espresso anche il TAR.
Se si usa il cellulare alla maturità si viene bocciati
Sullo studente bocciato alla maturità, il caso di Ancona non è nuovo: nel corso degli anni molteplici sono gli episodi che si sono verificati in riferimento a questa situazione. Due anni fa in un liceo scientifico di Ascoli Piceno uno studente durante la prova di matematica fu scoperto mentre consultava un telefono cellulare per avvalersi di nozioni salvate su differenti schermate di WhatsApp.
Questo è stato l’episodio attraverso il quale il Tar Marche con una sentenza del 6 dicembre 2017 ha notificato che l’esame sostenuto dal ragazzo doveva essere considerato non superato.
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