Mentre il decreto ministeriale è stato già pubblicato con le nuove date per i test d’ingresso del TFA Corso di Specializzazione in Sostegno, i singoli bandi regionali sono ancora in via di pubblicazione (la prima Regione a pubblicarlo è stata la Calabria). Sono stati i rettori universitari a chiedere al MIUR di poter effettuare uno slittamento delle date dei test, affinché gli atenei possano organizzare le prove nel migliore dei modi.
Le prove di ingresso del TFA Sostegno
Sono 14.224 i posti disponibili per le specializzazioni sul sostegno nell’anno scolastico 2018-2019. In tre anni saranno circa 40 mila i docenti specializzati che potranno essere impiegati a scuola per il sostegno di alunni con disabilità. Lo ha annunciato il ministro Marco Bussetti, quando ha firmato il decreto in cui sono state fissate le date di svolgimento delle prove. Queste, per la precisione, si terranno rispettivamente il 15 Aprile (al mattino Scuola dell’Infanzia e nel pomeriggio Scuola primaria) e il 16 Aprile (prova al mattino per i candidati della Scuola Secondaria di I Grado e al pomeriggio per quella di secondo grado). Il medesimo decreto fissa anche il nuovo termine di conclusione dei corsi di specializzazione: marzo 2020. Le prove consistono in: un test preliminare consistente in 60 domande a risposta multipla; una o più prove scritte (oppure pratiche); una prova orale.
Requisiti di accesso al TFA
Chi può accedere al bando di concorso promosso dal MIUR e strutturato per Regioni? Secondo i requisiti stabiliti dal decreto ministeriale questi sono i soggetti ammessi: 1) i docenti abilitati ad insegnare per il grado di scuola e la classe di concorso per le quali richiedono la specializzazione in sostegno (l’abilitazione all’insegnamento è condicio sine qua non per poter conseguire la successiva specializzazione), 2) diplomati alla Scuola magistrale (per TFA scuola elementare) a condizione che il diploma sia stato conseguito entro l’anno 2001-2002; siano in possesso di titolo dal valore abilitante; siano compresi nella graduatorie di istituto di II fascia.
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I test preliminari
La prova di accesso al TFA prevede un test preliminare formato da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta (tra cui il candidato dovrà sceglierne una soltanto). I quesiti del test preliminare sono strutturati in maniera tale da poter valutare la comprensione dei testi in lingua italiana e le competenze nelle lingue straniere. Ogni risposta corretta ha il valore di 0,5 punti, se non si risponde del tutto o lo si fa in maniera errata il punteggio è pari a zero. Per poter svolgere il test preliminare i candidati hanno a disposizione due ore.
TFA Sostegno anche per gli ITP
I docenti ITP (insegnanti tecnico-pratici) non inseriti in alcuna graduatoria sono tenuti a verificare se il diploma posseduto può permettere di accedere ad una delle classi di concorso previste dal Ministero per il TFA Sostegno. Le classi di concorso della scuola secondaria sono fissate nel D.P.R. 19/2016, successivamente modificato dal D.M. 259/2017.
La tabella B del decreto è quella che interessa questa tipologia di docenti, che qui potranno verificare la possibilità di accedere o meno al test d’ingresso per il corso di specializzazione in Sostegno.
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