Il mondo della scuola oggi ha accolto con entusiasmo l’annuncio del Ministro Bussetti a favore del concorso straordinario riservato ai docenti di terza fascia delle graduatorie di istituto, i cosiddetti precari storici, che da anni non hanno avuto la possibilità di abilitarsi e di partecipare ad alcun concorso.
Banca dati per i quiz del concorso straordinario
Se in un primo momento si pensava che l’emendamento sarebbe stato inserito nel decreto crescita, in seguito al suo mancato inserimento ha iniziato a serpeggiare un notevole nervosismo tra coloro che, stanchi di attendere, guardano speranzosi alle soluzioni PAS e concorso straordinario cui è giunto il Ministro a seguito dell’intesa con i Sindacati.
Il concorso prevederà una prova selettiva con soglia minima e una seconda prova orale non selettiva, i docenti sono alquanto inquietati dalla prova selettiva e chiedono a gran voce che essa, svolta secondo la modalità computer based, come ha annunciato il ministero, sia uguale in tutta Italia, sia a risposta multipla e soprattutto che tali domande vengano da una banca dati di riferimento.
Le motivazioni a sostegno di tale richiesta derivano da considerazioni emerse a seguito dell’ultimo bando TFA sostegno ove si è assistito a prove estremamente diverse in tutta Italia e che hanno visto l’accesso al TFA per persone che hanno acquisito un punteggio minimo mentre invece hanno escluso chi aveva ottenuto un punteggio molto alto.
In secondo luogo si chiede che le domande siano a risposta multipla e che per esse si attinga da una banca dati per evitare ricorsi e diminuire i tempi per la correzione. In merito a ciò basti solo ricordare che durante lo svolgimento del concorso 2016 che prevedeva risposte aperte molte persone sono state escluse dalle commissioni per mancanza di originalità, criterio assai discutibile.
Si tratta di richieste che vanno nella direzione di quanto stabilito dallo stesso Ministro Buongiorno che, seguendo i criteri di efficacia ed efficienza, ha stabilito con il DDL concretezza che le prove scritte dei Concorsi Pubblici siano a risposta multipla al fine di velocizzare e rendere più trasparente la correzione delle stesse.
Diana Pollini
Segui tutte le news su Zoom Scuola